I visitatori di questo blog non pensino assolutamente che il sottoscritto si nutra di gricia anche a colazione. Se così fosse avrei nelle vene tracce di sangue in mezzo al colesterolo. Per fortuna durante la settimana riesco a mangiare sano e leggero (ah ah ah ah...), potendomi permettere allora dei fine settimana di vera baldoria culinaria. Quando arriva la domenica, e fuori l'aria è fredda e pungente, se nella cantinetta scopro un buon vino rosso di corpo e colore intenso, allora penso subito che una bella griciata non ci starebbe male.
Il bello di questa ricetta sta anche nel fatto che la sua realizzazione è relativamente semplice e non richiede chissà quale preparazione in cucina. La qualità degli ingredienti rappresenta da sola la parte più importante per realizzare una gricia come si deve. Il resto è fatto da passione per il gusto e soprattutto dalla fame!!! Quando si prepara una gricia il godimento comincia dall'affettatura del guanciale, continua nel grattuggiare il pecorino, si eleva e sublima durante lo sfriggettio in padella. L'unica abilità richiesta che si apprende con il tempo e con la pratica è la tecnica di assemblaggio di tutti gli ingredienti. La pasta va saltata nella crema di pecorino e lì cotta con l'aggiunta della sua acqua di cottura, il guanciale va aggiunto alla fine, insieme ad altro pecorino e al pepe macinato fresco. Ogni domenica ha una sua ricetta speciale da assaporare e gustare, o almeno così dovrebbe essere. Ogni domenica ha la sua gricia, ogni gricia ha la sua domenica...
Squisito questo blog!!! Io vado matto per la pasta alla gricia, spesso cucino la pasta cacio e pepe, la cucina romana è fantastica...
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