RICETTA

Sul Web troverete centinaia di ricette diverse della Gricia. E' un piatto che rimane ottimo anche nelle sue innumerevoli varianti. Tuttavia è necessario chiarire un paio di punti. Spesso tra gli ingredienti principali viene annoverato il mitico pecorino romano. Questo è un errore piuttosto grossolano. Nella Gricia non va assolutamente usato il pecorino romano!! Questo è infatti troppo stagionato e quindi troppo saporito. Deve essere utilizzato un pecorino più morbido, meno stagionato, dal sapore più delicato. In genere gli addetti al bancone del fresco nei supermercati dovrebbero sapervi aiutare. L'ideale sarebbe il pecorino di Amatrice. Altro errore in cui spesso si incorre è quello di utilizzare come condimento l'olio di oliva. I vecchi pastori amatriciani non sapevano nemmeno cosa fosse l'olio di oliva, loro utilizzavano solo strutto di maiale come condimento dove far rosolare il guanciale.

Se proprio non volete utilizzare lo strutto allora sostituitelo con il burro fuso ma assolutamente non con l'olio di oliva. Infine per la cottura della pasta è necessario uscire un po' dagli schemi, non commettete l'errore di scolare la pasta al dente e mescolarla alla fine al condimento preparato. Così sono bravi tutti a preparare la Gricia!!
La pasta dopo una prima sbollentata deve ultimare la cottura dentro la crema di pecorino, incorporandone l'aroma ed il gusto. L'unico ingrediente da unire alla fine è il guanciale, aggiunto in ultimo proprio per conservarne intatta la croccantezza ottenuta in padella. Per il resto serve solo una grande passione e la voglia di sperimentarsi in una ricetta semplice ed allo stesso tempo meravigliosamene complessa.



Ricetta per 4 persone:

450 gr di Vermicelli trafilati al bronzo
350 gr di guanciale di maiale
300 gr di pecorino di Amatrice
100 gr di strutto di maiale
Sale q.b.
Pepe q.b.


Preparazione:

In una pentola mettete a bollire l’acqua. Tagliate a listarelle il guanciale di maiale e grattugiate a mano tutto il pecorino. Scaldate in un padellone capiente lo strutto ed aggiungetevi il guanciale. Togliete tutto dal fuoco quando il guanciale risulta colorito e croccante e mettetelo da parte. Nello stesso padellone, che avrete pulito grossolanamente con della carta assorbente, versate i ¾ del pecorino grattugiato. Intanto salate l’acqua che bolle e mettetevi a cuocere i Vermicelli. Dopo un paio di minuti, quando l’acqua di bollitura comincia a diventare biancastra, prelevatene qualche mestolo ed unitelo al pecorino nel padellone.
Accendete a fuoco basso e con un cucchiaio di legno mescolate il pecorino fino ad ottenere una gustosa cremina. Lasciate intanto la pentola della pasta ancora sul fuoco, ma trasferite i Vermicelli quasi crudi nel padellone con la crema di pecorino e proseguite la cottura aggiungendo ogni tanto un mestolo d’acqua di pasta. La cottura della pasta necessiterà di alcuni minuti in più rispetto al metodo tradizionale, ma il risultato sarà oltre ogni aspettativa.  Cospargete intanto il pepe appena macinato senza aver paura di abbondare. Non fate mai asciugare troppo i Vermicelli altrimenti rischiate di rovinare tutto, manteneteli sempre cremosi continuando ad aggiungere l’acqua della pentola.

Dopo un po’ i Vermicelli cominceranno a cedere il loro amido che legandosi alla crema di pecorino andrà a formare una salsina squisitamente cremosa. A questo punto potete spegnere il fuoco, unire alla pasta il guanciale, aggiungere il pecorino rimasto e spolverare ancora con il pepe. La Gricia è pronta.


La pasta alla gricia è pronta

Accompagnatela con un vino rosso di buon corpo, di almeno 14°. Se lo riterrete opportuno dopo il primo assaggio potete alzarvi in piedi ed applaudire. Buon appetito!!

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